Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

domenica 30 ottobre 2011

Bagni: da discutere seriamente con Ivo, Lorenza e Rino

Ieri siamo andati a comperare i sanitati (Althea Royal). Parlando e riparlando con Alessandra siamo arrivati ad una idea di come ci piacerebbe che fossero disposti, purchè sia possibile tecnicamente!

Usando le schede tecniche dei sanitari e con una buona appossimazione delle scale, ecco le idee (in rosso le parti da costruire con la finitura suggerita da Rino - cemento tinto con ossidi più granella di marmo):

Il bagno di Fraz dovrebbe avere un piano lavabo da incasso in una struttura da costruire, come nella foto in basso a destra del bozzetto. Il piatto doccia 80 per 80 dovrebbe essere chiuso in una struttura in laterizio con la stessa finitura, ma temiamo che possa levare luce. Le alternative sono box angolare o vetro cemento (negativo!). Il colore scelto per Fra è l'ocra.

Il bagno di Cecilia è più semplice, con un lavabo a colonna e una fila di mattonelle in stile azulejos dietro il rubinetto. Il colore della muratura del box doccia è l'azzurro, sempre con un inserto di mattonelle etniche.

Un esempio di ambientazione che potrebbe essere piacevole è data dallo smalto fino a 1,2 di altezza, come nella foto a sinistra sotto.

Il bagno della nostra stanza avrà invece qualche problema in più, perchè le misure originali sono molto strette per i sanitari che abbiamo selezionato. Per questo domandiamo a Ivo, Lorenza e Rino se è possibile rendere il bagno più quadrato (2,2 x 2,35), in modo da poter mettere la console in posizione centrale, con più respiro (come nella foto di destra - ovviamente lasciando perdere la parete marrone lucida e il rovesciamento dei sanitari). La bozza a sinistra rende approssimativamente l'idea. Il colore scelto è il calce sabbia, come lo stucco esterno. Il piatto doccia è 80x90.
 
I rubinetti sono Mamilla della Gessi di gusto retrò:
Le colonne doccia Acquaviva, ma con il mixer, altrimenti con i rubinetti è "tropposbatti".

 

Archeologia edile - 2

Qualche foto per rappresentare un po' della storia della casa:
E' veramente interessante guardare la cucitura tra il muro anni '30 del ricovero e il cantone del corpio più antico, stimato intorno al 1850. Quest'ultimo muro è realizzato con tutto quello che capita a tiro: arenaria, sassi, mattoni cotti e crudi, pezzi di tegola. Tutto quello che capitava tra le mani. In un muro si vede persino un pezzo di legno mozzo, piazzato alla bell'e meglio nello spessore della parete.



Di queste due porte, qual'era quella della stalla? Facile, quella di destra (sopra la testa di Giuseppe a 6 anni o quella a sinistra del signore con la cravatta bianca), mentre quella di sinistra era solo una finestra. Vi prego di notare la genovese intorno alla finestra della attuale camera di Francesco e lo scuro (che era verde chiaro, come possiamo evincere da un campione ancora sano).

E che ne è della storia della stalla? Mistero, anche se le pioggie insistenti dell'ultimo periodo hanno fatto emergere la diversità di materiali costitutenti del vecchio muro.
  1. il muro a est è stato eretto in due diverse epoche: lo spessore più vecchio addirittura viene fuori come una bozza tra le due finestrelle. Questo effetto "bozza" da muro mosso, sfiancato, c'è anche sul lato nord, ancora più evidente.
  2. il primo corpo di fabbrica della stalla aveva un tetto basso: questo lo si deduce guardando la cuspide disegnata dai mattoni.
Questo significa che la casa del 1850 si è allargata a est con un edificio basso destinato a stalla, mentre la casa per i cristiani acquisiva la stalla e il fienile originali. Poi sopra questo basso corpo è stato eretto il fienile, probabilmente dopo un evento ... traumatico ... non ben definito.

Pare che Alessandra abbia preso contatto con l'Avvocato Giunipero di Corteranzo, erede della famiglia che ha costruito San Luigi. Speriamo che lui abbia delle notizie più certe.

Sviluppo della barchessa




Il ricovero che copre le scala della cantina è un piccolo volume, apparentemente non importante, ma in realtà caratterizza fortemente tutto lo sviluppo della facciata e il carattere della casa. Con il tetto, opera carpentieristica di Rino, ha un aspetto molto armonico e questo è un merito del disegno di Ivo e Lorenza. Il problema della scala è stato risolto da Ivo e Rino rifacendone completamente lo sviluppo, arretrandola verso il portone della cantina e alzando l'ultimo gradino ad una maggiore quota rispetto all'aia.







Vista dalla cucina

La nuova finestra della cucina è enorme, un quadrato su monte Castello (toponomastica interessante ... bisogna andare a vedere cosa c'è in cima).


venerdì 28 ottobre 2011

Com'era?

Com'era, esattamente un anno fa? Diciamo che ce la siamo vista più o meno così:
E' stata Alessandra a capire che cosa sarebbe diventata. Io pensavo ancora a Fubine ... sarebbe stato nella "core area" del Grignolino, secondo il piano Unesco, ma non avrebbe avuto la stessa vista, lo stesso respiro e la straordinaria generosità di dettagli. 

L'esterno della casa

Come già scritto in un precedente post, a noi piacerebbe una entrata senza colonne di mattoni ai lati del cancello, solo la genovese color calce sagomata in alto a ripresa del profilo del cancello.
Il colore rosa con ossidi dovrebbe essere lo stesso della facciata, ma pensiamo che lateralmente vada bene anche tinteggiato.
La mura non sappiamo come sarà, ma abbiamo la sensazione che Rino preferirebbe stuccarla come è stato fatto per la parte in mattoni e pietre della facciata.  Sopra la mura metteremo una ringhiera con archi per farci crescere le rose.

L'aia invece dovremo strutturarla:
  • camminamenti per le automobili, anche in ghiaia contenuta da bassi cordoli o autobloccanti.
  • erba artificiale, che a tutti sembra un orrore, in realtà ci permetterebbe di risparmiare acqua, l'inquinamento da anticrittogamici, concimi e costi di gestione. Basterebbe una manciata di semi di margheritine  (Bellis Perennis) e piccole isole di fiori per ingannare completamente l'occhio inesperto. Il costo di 400 mq sarebbe di soli 1200 euro.
  • sotto la tettoia in entrata metteremo degli autobloccanti.
  • sotto la grondaia della tettoia, invece, sarà necessario predisporre una scolina, perchè l'acqua scorre in quella direzione e deve essere diretta verso il vecchio pozzo a destra del cancello. 

domenica 23 ottobre 2011

Bagni, coibentati e pronti per l'intonacatura


Questo è un altro importante tassello dei lavori strutturali: il rifacimento dei due bagni.

Il volume è stato ricavato ricostruendo il bagno del primo piano sulla pianta di quello (condonato prima dell'acquisto) al piano terra. Le mura erano leggerissime e il buon Rino (che ci ha fatto ancora dei regali bellissimi: libri antichi, una credenza, dei mobiletti...) li ha coibentati con materiali moderni e con una forte inerzia termica. Non ci congeleremo le beneamate. E' bello avere queste certezze.

sabato 22 ottobre 2011

Ingresso della cascina

Una parte di difficile soluzione architettonica è da sempre l'ingresso, oggi molto trascurato, ma Lorenza ci ha dimostrato come con pochi dettagli è possibile recuperare la struttura originale senza abbattere il volume o costruire degli archi.
Ci sono tre elementi:
  1. il cancello con un disegno classico e semplice
  2. una cornice genovese che riproduce il profilo del cancello (levando le colonne di mattoni, inizialmente poste ai lati del cancello)
  3. un rosone con una inferriata a losanga

Ci chiediamo se non fosse più elegante e fedele alla casa riprendere il motivo a sole nascente della lunetta del portoncino di entrata della casa. 

Antoni verdi

Sono piuttosto sicuro che il verde salvia RAL 6021 sia il colore giusto per gli antoni, ma per trovare ulteriori prove e rassicurazioni sulla tradizione di questo colore, sono andato a guardare i blog dell'agente immobiliare Monferratore (ville, casali e rustici di pregio del Monferrato) e ho provato a guardare un po' di vecchie case del circondario. 
Cominiciamo con questo grande casale, che definrei più una villa, con gelosie verde salvia.
Poi c'è questa casa vicino a Murisengo, con antoni verdi, iscuriti dal tempo. Si apprezza inoltre che un giallo calce antico è sempre piacevole.
Anche questa vecchia e affascinante casa, con un bel glicine sopra il portoncino ha le gelosie verdi.

Ma la più bella di tutte è questa villa, che ricorda un po' Corteranzo con gli archi a sesto ribassato (o "sesto scemo", termine che mi piace moltissimo): le persiane sono verde salvia.
Qui si apprezza ancor meglio la combinazione degli infissi bianchi alla piemontese con gli scuri verde chiaro. Molto elegante! Certo che la vite del Canadà sulla facciata è bellissima, se non fosse che attira le formiche.
 Anche questa villa settecentesca ha le gelosie verde chiaro.
E questa - con facciata a vista di tufo - sta ancora meglio.
Concludendo: avanti così, scelta azzeccata.

venerdì 21 ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

Istruzioni per il fabbro

Avvicinandosi al termine dei lavori di rifacimento della facciata e con la necessità di accelerare la questione infissi, è arrivato il momento di definire un mandato ai fabbri:
  1. Cose fondamentali
    • cancello come da disegno Ivo
    • rosone sopra il cancello come da disegno Ivo
    • manutenzione straordinaria della ringhiera del terrazzo
    • rifacimento della ringhiera della terrazza, nello stesso stile del terrazzo
    • inferriata della finestra 18 del bagno della camera da letto piano terra 80*135
    • verifica strutturale delle vecchie inferriate della finestra 5 (80*120), e della 7 (80*100)
    • rifacimento della ringhiera della mura lato ovest, nello stesso stile della ringhiera del terrazzo, con prolungamenti in ferro a T porta fili di ferro per rose rampicanti
    • spostamento della porta in ferro in posizione 18 nella cantina ovest
    • 5 ringhiere larghe 85 per le portefinestre nelle posizioni 2, 3, 19, 20, 21, altezza a norma di legge.
  2. Da fare in futuro
    • gazebo lato est (vedi immagini A)
    • gazebo terrazza lato ovest (vedi immagini B)
  3. Da valutare
    • Cancello del ricovero scala della cantina est
    • Cancello del ricovero scala della cantina ovest
    • Recupero del portone in ferro 17 del locale hobby, ridipingendolo ral 6011 o 6021 come scuri
    • Oppure, spostamento del portone 17 nella cantina est
    • Oppure, cornice vetrata con inferriate di chiusura della luce n° 17, con inserimento di un vecchio portoncino (vedi immagine C)
    • Arco attorno al portoncino di entrata con corrimano per scaletta di accesso (vedi immagine D)
A Gazebo lato est
Va realizzato come da disegno di Ivo, ma in alternativa ai travi di legno, si potrebbe valutare se fare una struttura che partisse dai muretti e dalle colonne di mattoni. La seconda foto è pure troppo aggraziata. Questi esempi sono ad arco.

B. Gazebo lato ovest
Sopra la terrazza con uno stile omologo al lato est, vorremmo una struttura del genere, anxhe se temiamo che un reticolo orizzontale potrebbe avere problemi con la neve.
Questo terzo esempio ci piace di più perchè riprenderebbe lo stile dei traversi della ringhiera del terrazzo. Sui cavi trasversali potremmo fare scorrere delle tende.
C. Cornice portoncino
Come ci ha suggerito il restauratore Fabrizio, fare una cornice di ferro con inferriata (rettangolare come qui mostrato), in cui inserire un vecchio portoncino della casa.
D. Arco per fiori rampicanti intorno al portoncino di entrata
Attorno al portonicno vogliamo mettere un arco per rampicanti (questo è fin troppo lavorato, ma costerebbe 129,9 € su eBay), da cui partissero due corrimani per vecchietti, al fine di salire i tre gradini di accesso.

sabato 15 ottobre 2011

Tutta un'altra facciata

Con le nubi.
Con il sole.

Ma la facciata è diversa, dipinta la facciata di rosa a destra e chiuso il ricovero a sinistra. Il colore realizzato da Rino è perfettamente in linea con le attese del disegno della facciata di Lorenza. Abbiamo inoltre scelto il colore degli infissi (impregnato bianco) e degli antoni, verde salvia 6011 o 6021.
L'accostamento con i mattoni è molto azzeccato.

Ral 6011 è più scuro e il 6021 è invece più salvia e più chiaro.
Anche dalla parte del muro a vista l'accostamento è piacevole.
Il muro ricostruito con mattoni vecchi non si distingue dai mattoni originali: pazzesco!
Le due luci sfasate stanno bene anche così. Mi sono convinto che non sia il caso si riportare alla stessa quota finestra della lavanderia e porta della stalla, che color sabbia starà benissimo!
Insomma, il "posticino gaio" sarà assai bello a conclusione dei lavori.

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