Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

venerdì 30 novembre 2012

La camera da letto a poco a poco si riempie

Riparto dal semplice ma originale fregio del mobile Calvo lasciato nella casa.
Luce accesa o spenta la stanza è ben illuminata e il tappeto di stile francese è un po' barocco (lo preferirei etnico e monocromatico), ma scalda l'ambiente.
La nostra preziosissima Jotulina a combustione longitudinale (brucia piano e continuamente anche poca legna alla volta) avrebbe avuto più bisogno di spazio, ma troverò il modo per inquadrarla.
La stanza - vista all'opposto - accoglie abbastanza bene il vecchio armadio. Penso che uno specchio da bar messo sopra possa inquadrarlo meglio.

Lo specchio e il nostro bagno

Per ben euro 59 abbiamo trovato da Maisons du Monde uno specchio di abete, mordente bianco che ben si adatta al nostro bagnetto.
Vorrei trovare qualche bella stampa colorata per ravvivarlo. Esposto a nord è purtroppo un po' buio, anche se la finestra bassa consente una buona illuminazione naturale.




Entrata

L'abbattimento dell'orribile muro di mattoni vuoti ci permette di vedere l'ordito del tetto ed ha un aspetto più ordinato, ma purtroppo non finito.
Mi verrebbe voglia di appendere un oggetto (ad esempio il giogo, una  ruota di un carro, un lampione o una insegna), predisporre un arco da pilastro a pilastro su cui fare crescere un rampicante, o infine applicare ancora un arco antico come questo (su internet se ne trovano tra i 300 e i 500 euro della lunghezza di 2,5 m):
In effetti la vecchia tettoia, con tutti i vecchi travetti torti, ha la sua ragione di esporsi all'occhio del viandante critico, ma ammirato del lavoro dei vecchi. Prego notare anche la piastra di rinforzo del  traverso più debole. Impressionante la solidità ottenuta, nonostante non ci sia più l'orrido palo verticale.
Purtroppo non è bella la scossalina di rame, troppo corta, che non copre i mattoni vuoti a sinistra e le teste dei travi. Dovremo trattarle con l'impregnante.

Verso 15000

Tra poco toccheremo 15000 visualizzazioni e sono piuttosto stupito dell'andamento del blog: questo mese abbiamo un record con più di 1800 visite. Ci sono persone che ci arrivano cercando "antoni verdi, grondaie, pitture pareti, travi a vista ..." e ci navigano dentro magari per 10 click.
Un nonnulla rispetto al mio blog preferito Boiserie&C, ma Ale ed io ne siamo onorati.
Tra poco però "Corteranzo" chiuderà la sua prima fase, perchè - se Dio vorrà - Tonoli "The Flying Plumber"  verrà a montare i pannelli solari sul tetto e... messo il coibentante nel solaio, sarà la fine del cantiere relativo alla abitazione. Apriremo quello della vecchia mura, ma ben poca cosa.

Solo allora il poeta giardiniere Signor Francia della Agros comincerà la sua opera mirabile.

Vorrà dire che proseguiremo a scrivere di decori, arredamento, giardino, orto e fantapolitica monferrina. 

I commenti alla Fiera nazionale del tartufo

Quotidiano indipendente di informazione online della provincia di Alessandria - 45° Fiera Nazionale del Tartufo Trifola d'OR
Murisengo visto dalla valle di Corteranzo, con la cappellina votiva tra le vigne
"Si tratta di una tradizione che si rinnova da parecchi anni – ha dichiarato Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna - a conferma della validità di un’iniziativa divenuta vetrina della produzione dell’intera Valle Ghenza. E’ importante, infatti, riuscire a creare nuove sinergie tra i territori contigui che presentano caratteristiche analoghe sia in vista dell’Expo 2015 che rappresenta un’ottima occasione per il nostro Monferrato, sia in attesa dell’auspicato riconoscimento richiesto all’Unesco per l’intera area di Langhe, Roero e Monferrato”.


Tutti ci contano, ma cosa facciamo per allettare un turismo di valore che non si riduca a 1 giornata - 1 mangiata?

martedì 27 novembre 2012

Stati generali del Monferrato per un progetto serio


Stati generali del Monferrato per un progetto serio

E via così.

Tutti sul turismo e io ci sto, visto che ho comprato casa... Ma il territorio deve vivere di suo.

Monferrato: tutti lo vogliono, nessuno (o quasi) se lo piglia


Monferrato: tutti lo vogliono, nessuno (o quasi) se lo piglia

Dall'articolo:

"Finché c’è Expo c’è speranza. La fiera internazionale di Milano può attirare il turismo mondiale nel Monferrato. Ma manca il “gioco di squadra” . I turisti dal Nord Europa aumentano ma non si fermano. Ecco perché. 
Niente da fare, non c’è verso. Il gioco di squadra per un Monferrato che “spacca” è una chimera. “E’ un brand che tira, ha il suo perché” conferma il presidente Alexala, Giovanni Crisafulli, “ma nonostante gli sforzi non si riesce a creare qualcosa di grande tutti insieme“."


domenica 25 novembre 2012

Stato avanzamento lavori della facciata ed esterni

Ieri è stata una giornata di aggiornamento con Rino, colpito da una disgrazia professionale molto grave: il suo magazzino è stato oggetto di un furto denunciato ai carabinieri, ma che non lo possono consolare o rifondere del danno. Furgone, escavatore, generatori, attrezzi ... tutto andato. Un brutto colpo per il nostro amico e artefice di questa casa. Una autentica beffa che Rino sostiene essere opera di una banda organizzata. Chissà.
Purtroppo Rino non è assicurato contro il furto e questo è un ulteriore problema.
Però non ha smesso di lavorare, lentamente, ma tenacemente.

Lo stato del fienile con le sue quattro porte finestre è migliorato grazie alle cornici di stucco realizzate dalle finestre ... emh emh
Questa putroppo è la condizione dell'intonaco sotto il locale hobby: un autentico disastro. Abbiamo quindi deciso di fare un ulteriore investimento di rifacimento della mura con rete porta intonaco e intonaco traspirante. La filestrella cantina della mura, però, è funzionale con la sua bella ventola di aerazione. Metterci uno scuro esterno antisassate?
Sul retro procedono i lavori per la canna fumaria delle due stufe. Per realizzare la colonna di laterizio, Rino ha realizzato un poggiolo che permetta di lavorare sotto la mura (un tempo lì c'era lo strapiombo sulla strada).
Così facendo ha realizzato una palizzata di legno rinforzata da pietre che rappresenterà un eccellente angolino dove dare crescere fiori. Pittoresco.

Ecco l'angolo con tutti i refrattari.
E questo è il poggiolo in via di realizzazione, visto dall'alto.
Così il retro della casa sta prendendo una forma e una sua abitabilità.

sabato 24 novembre 2012

Lettera alla Lalù: porta da decorare

Testo della mail inviata a Luana Lalù Berardo, regina della decorazione e del buon gusto.

Ciao Lalù, come stai? E Rob? E Jac? 
Qui si sopravvive.
Come da ordini superiori, ti inoltro alcune foto della nostra camera da letto.
Come noterai, per mantenere a vista il doppio arco, abbiamo messo un vetro sopra la porta.
Va bene, è curioso l'effetto asimmetrico. siamo soddisfatti del risultato.
Purtroppo, internamente, la velatura è macchiata attorno alla finestra e da texture, ma pensiamo che sarebbe bella decorata.
Che ne pensi se prendessimo ispirazione dal fregio dell'armadio recuperato dal nostro restauratore Fabrizio?
Ecco un dettaglio: bello il decoro, eh? Pensi di poterlo riprodurre? Domanda oziosa vero?
Baci dai tuoi Ale e Claz.

La mia foto preferita e le sue varianti

Ho fatto questa foto domenica scorsa con lo smartphone: luce e colori, con l'ombra delle nubi sul monte castello mi affascinano e mi ricordano che nel profondo del mio cuore vorrei stare sempre lì.
Questa è la copia originale.
Questa è con l'effetto Drama di Snapseed: ili cielo polarizzato e le nubi setose ma compatte, a contrasto con il bosco a giorno pieno, fanno pensare all'arrivo del temporale.  
Questa è con l'effetto focus sulla lanterna di San Luigi: lo sfuocamento della parte alta e bassa da un a bella profondità di campo.
Con una semplice cornice da il sapore di una Kodachrome di altri tempi.
Ma questa con la saturazione del colore rosso attorno a San Luigi esalta l'autunno.

sabato 17 novembre 2012

I commenti sul neoruralismo

Nel sito Big hunter ,I "NEORURALI" E LA FINE DELLA CAMPAGNA, è stato commentato l'articolo del Corriere che espone il problema del neoruralismo di maniera dei cittadini francesi (notoriamente puzzoni e spocchiosi, per altro) Neo-rurali: morte e rinascita del villaggio francese. Penso che il fenomeno in Italia sia un po' diverso, forse solo assimilabile nelle zone di grande nobiltà e forte attrazione come Toscana e Langhe.

Al contrario vedo il neoruralismo come un movimento interessante  per l'Italia e per la terra Monferrina. un sito come Neorurale - acqua&sole è una buona espressione del concetto di recupero tecnologico dell'ambiente che può creare posti di lavoro e condizioni per  una vita modesta, ma degna di essere vissuta, in equilibrio con le risorse disponibili.

Forse io stesso (con mia moglie) siamo una espressione del neoruralismo. La mia laurea in agraria è appesa al chiodo da 25 anni, ma sono figlio della campagna e non posso guardare un campo o un prato, senza valutarne la salute, chiamare le piante con il loro nome e individuare gli insetti che lo abitano. Ricordo ancora le lezioni di Galizzi a Piacenza sul futuro dell'agricoltura nella conservazione della eredità paesaggistica e alimentare, di Paris su una agronomia espressione di una cultura di profondo rispetto per il territorio... già nei primi anni ottanta si parlava del patrimonio rurale e, ormai, è quasi l'ultima cosa che ci resta per rimettere in sesto l'economia.

Credo che il 'povero' Monferrato debba proprio ripartire da qui: non solo turismo rurale, non solo edonismo rurale (vino, cibo e Spa), ma anche progetto sociale. A questo proposito, ho trovato i commenti al blog estremamente interessanti, soprattutto il primo di Vince, con cui mi trovo malinconicamente d'accordo.

Re:I "neorurali" e la fine della campagna
Per tantissimi ex metalmeccanici e non solo,il ritorno alla campagna sarà inevitabile,si tratta si aspettare ancora un po' di anni.Ma non in questo modo bensì per coltivare e mangiare,quando fra qualche decennio chi non si sarà arricchito e senza pensione(perchè così sarà)dovrà farlo senza se e senza ma.
da vince50 30/10/2012 18.26
Re:I "neorurali" e la fine della campagna
Purtroppo non credo che chi si trasferisce in campagna lo faccia per approvigionarsi,sicuramente il fattore alimentare rientrerà nei termini,ma chi si trasferisce si porta dietro il retaggio cittadino.Quindi più asfalto e cemento.Ricordiamoci che la terra è bassa e chi ha sempre trovato tutto sugli scaffali di un ipermercato ha difficoltà a cambiare stile di vita.Del resto non si cerca di cambiare un sistema di produrre e consumare,quanto mantenere certi consumi,quali iPhone,auto,tablet ecc.ecc
da voltrese65 31/10/2012 10.37
Re:I "neorurali" e la fine della campagna
Comunque gran bel pezzo ed è pur vero che ce ne eravamo accorti già da un pezzo, noi rurali da sempre, che se c'è uno che scassa le palle in campagna, novantanove su cento è uno che si è trasferito dattttorino o dammmmilano per giocare a fare l'alternativo.
da Ezio 31/10/2012 13.02
Re:I "neorurali" e la fine della campagna
Diamo modo agli agricoltori di sopravvivere con il lavoro in campagna e il processo sarà molto più lento
da Johnny 01/11/2012 12.48
Re:I "neorurali" e la fine della campagna
Vorrei leggere il libro ma non c'è tradotto in libreria. Il problema si pone per chi cacciatore o meno con ignoranza e saccenteria vuole imporre propri usi anzichè accettare o riflettere sugli altrui. Io mi definisco un animale cittadino poichè più di due giorni non so adattarmi ai ritmi rurali. Vorrei che non fosse così ma nonostante la caccia,la compagnia di amici e cani,le cene e...i racconti di caccia dopo qualche giorno divento malinconico e ritorno purtroppo tra gli urbani.
da peppe e pluto 01/11/2012 13.07
Re:I "neorurali" e la fine della campagna
"Il problema si pone per chi cacciatore o meno con ignoranza e saccenteria vuole imporre propri usi anzichè accettare o riflettere sugli altrui."... Questa è la sostanza di tutto ma proprio TUTTO!!
da Ezio 01/11/2012 19.19

Uso il mio blog per fissare quindi un'idea sul laboratorio di progresso sociale per la nuova provincia del Monferrato, anche se non si chiamerà così.

Se questo è l'andamento degli abitanti di Murisengo (oggi 1450 malcontati, con una diminuzione del 14% negli ultimi 20 anni) - punta di uno spopolamento gravissimo del Monferrato - se è vero che ci sono 45 case in vendita sul suo territorio (e chissà quante disabitate), abitazioni bellissime, ma in uno stato di degrado spesso imbarazzante (basta fare un giro in paese), forse non basta far venire qualche Milanese bauscia o Torinese a rompere le scatole - come dice sopra Ezio - ma a lasciare qui i soldi. Non basta.

Ci vuole una politica che riporti il territorio a ripopolarsi: dopo il deserto agricolo del Pavese, Novarese, Vercellese, a metà strada tra due grandi città c'è un posto scollegato dal mondo, senza ferrovia, senza strade veloci. Il paesaggio è pressochè intatto (non sappiamo ancora se l'Unesco è d'accordo). Le brutture ecologiche e cancerogene sono sotto forte terapia e in via di remissione. La cultura agricola e alimentare è vivace. E' un posto dove si potrebbe vivere bene, ma è scomodo e senza lavoro.

Quali elementi per rendere il territorio attraente per famiglie, aziende? Scelte che dovrebbero sparigliare completamente rispetto ad altre province. Rendere il Monferrato un luogo diverso dagli altri.

1. Probabilmente i collegamenti sono un elemento imprescindibile: è scandaloso che le due ferrovie da Torino e da Casale per Asti siano state chiuse. Gli Svizzeri ne avrebbero fatto un prodotto turistico e i Francesi una metropolitana stile RER. Noi italiani neanche una pista ciclabile, che almeno porterebbe un po' di ciclisti via dalle strade. Avvicinare e velocizzare il trasferimento dalla grande città a questa campagna, con una vita meno costosa, riporterebbe pendolari e consentirebbe di fare studiare i ragazzi, senza lasciare casa già al liceo.
2. Poi il bilancio energetico: 5 kmq di pannelli solari reggerebbero i consumi della zona, almeno quelli famigliari, e ridurrebbero del 10% i consumi: finanziati o agevolati, sarebbero una rivoluzione per l'economia domestica.
3. Quindi l'accesso ad internet veloce e l'agenda digitale del sistema pubblico, qui gestito ancora a livello famigliare, e a maggior ragione convertibile facilmente.
4. Infine l'introduzione della moneta elettronica per qualsiasi transazione, che eliminerebbe il nero e la competizione tra ceti che pagano e non pagano le tasse.
5. A livello industriale sarebbe necessario riflettere sulla filiera agricola: come la riqualificazione enologica, perchè purtroppo i vini del Monferrato non hanno ancora il blasone dell'Astigiano. L'industria vitivinicola crea ricchezza sostenibile e investimenti stranieri. E che dire dell'industria alimentare? Una terra con tante bontà caratteristiche non esporta nulla.



Vecchio Giosuè

Era un voltagabbana, ma Carducci a me è sempre stato simpatico. Forse perchè la sua poesia è di colore impressionista, forse perchè aveva un temperamento focoso.

T'amo pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
O che solenne come un monumento
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L'agil opra de l'uom grave secondi:
Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
Giro dè pazienti occhi rispondi.
E del grave occhio glauco entro l'austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

lunedì 12 novembre 2012

Per Langhe, Roero e Monferrato il riconoscimento come patrimonio Unesco è rimandato

Per Langhe, Roero e Monferrato il riconoscimento come patrimonio Unesco è rimandato
Ecco un interessante punto della situazione sulla candidatura. Non tutto è perduto, in verità. Speriamo di superare il supplemento di inchiesta.
Colgo l'occasione per inserire alcune foto fatte ieri con il blackberry da Ale.



domenica 11 novembre 2012

Weekend dei 22 anni di matrimonio

Ce l'abbiamo fatta: 22 anni belli doppi con i loro 2 e 2, che fanno esattamente 4 quanti noi Zama.
Posso dire senz'altro che passare questo anniversario a Corteranzo ci ha dato più gioia del solito.
Incredibile come - sempre per il nostro anniversario - nel 2003 andavamo a guardare case e cascine nell'oltrepò pavese e nel 2008 quasi compravamo una casetta nell'alto Monferrato. Due autentici maniaci del progetto edificatorio, come strumento di manutenzione e consolidamento del matrimonio... d'altronde siamo troppo appassionati e coordinati quando si tratta di arredamento e pianificazione finanziaria, strumenti fondamentali per le questioni abitative.
Abbiamo fatto diverse case assieme, contando qualche collaborazione per le nostre due case da single - corrispondenti però ad un periodo poco felice della nostra consociazione ...
In effetti dal 1983 (anno in cui ci siamo messi assieme) contiamo:

  1. Via Morandi. mia casa da picciotto (1987-1990)
  2. Via Pier della Francesca, release 1 - casa da picciotta dell'Ale e poi - release 2 - nostra prima casa da sposati (1990-1995)
  3. Via Serra, casa dove è nato il Fra (1996-2000)
  4. Via De Lemene, dove è nata la Cecio, release 1, 2 e 3 (svariati cambi di arredamento, stanza e pittura delle pareti) (2000-oggi)
  5. (Corrido, ma solo come collaboratori dei genitori di Ale) (1994-2001)
  6. Corteranzo (oggi)

Mio papà e mia mamma sono stati sempre molto importanti, il primo alla falegnameria e la seconda ai tessili.
Per forza che ieri eravamo commossi e felici. E il cielo oggi ci ha dato una mano a ricordare che bel posto è Corteranzo.

Abbiamo avuto a pranzo i De Grandi, il mio socio Lorenzo e Michela, all'ottima Canonica di Sant'Antonio (consigliata anche da Massobrio), dove ci siamo sbafati un tartufo da 16 g abbastanza commovente ... un degno festeggiamento con buoni amici, buon cibo e buon vino ... quello novello!

Le novità sono:
Gli antoni (tranne che nelle posizioni alte), che danno una continuità elegante tra le diverse parti della casa.
Il cancello, ben fatto dal fabbro Mauro Maggiorotti e ben posato dal solito Rino.

lunedì 5 novembre 2012

Grondaie

Questo lungo fine settimana non siamo tornati. Abbiamo fatto una lunga gita a Roma con una squadra abbastanza insolita: figli, nonna Nena, papà. Mamma e Vivi a casa, causa intervento sul povero canusso innocente. 
Per aggiungere qualcosa, possiamo con soddisfazione registrare la posa delle grondaie, quasi completata.
Le due casette delle scale delle cantine sono impreziosite come un ragazza con belli orecchini sbarluccicanti.
Le grondaie di rame stanno bene sulla facciata e quando saranno ossidate saranno dello stesso colore della ringhiera del balcone.
Anche quelle in lamiera marrone sono piacevoli sulle colonne della tettoia.Le tegole sono state levate per riagganciarle e bloccarle sull'ordito del tetto.
Il lato nord della casa è invece completo e funzionante: finalmente la pioggia non gocciolerà più contro la parete con le conseguenti infiltrazioni di umidità.



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