Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

lunedì 18 giugno 2012

Stancamente

Purtroppo non ho novità e comincio ad essere un po' stanco di questa snervante fase finale dei lavori. Discussioni infinite su cosa fare, con quali spese, i soldi che cominciano a scarseggiare, le attese sull'economia sempre più incerte e a tratti fosche. Il mio lavoro va bene, abbiamo chiuso un mese da record e in un anno così sembra straordinario. Ma sono affaticato da 35 giorni di lavoro continuo e non avrei nessuna voglia di occuparmi dei lavori. Vorrei che finissero e basta. Guardare fuori dalla finestra e non vedere il caos. Stare lì solo per il gusto di vedere una tenda scossa dal vento della collina giocare con la sua ombra, in un pomeriggio in cui si sente solo il lontano rumore del taglio dell'erba.

In ritardo quest'anno, il maggengo. Come dice il nome stesso è un taglio di fieno che normalmente si fa 15 - 20 giorni fa, ma il tempo è stato piovoso e freddo. E adesso c'è un caldo esagerato. Tutto di un colpo e senza pietà. Gli acini sono ancora verdi  le vigne un po' stressate: a loro il caldo farà bene.

Francesco è malinconico e fatica ad abituarsi all'idea di cambiar scuola, ricominciare da capo da un'altra parte con un anno infelice sulle spalle e la testa annebbiata. Penso: 36 anni fa, per me era lo stesso. A testa bassa, con le spalle curve nella puzzolente periferia estrema di Milano. Lontano dalla mia infanzia in campagna che pensavo felice. Solo e depresso, senza un orizzonte e con una perenne nausea del giorno a venire. Avvenire incerto e ingiusto.

Così tutti e due, senza le nostre ragazze a Barcellona, siamo andati a Corteranzo. E ci siamo anche divertiti a casa di Maria che mi ha fatto ballare il Valzer. E abbiamo dormito fino alle 10.30.





Ho fatto qualche lavoretto: recuperato nella polvere lo sportello di una antica botte, quasi marcia.
Un pannellino decorato del carretto di Camillo, tutto tarlato da sbriciolarsi tra le mani.
Trattati con l'antitarlo, imbevuti nella colla vinilica per bloccare la polvere e lucidati a cera. Eccoli qui a fare mostra di sé in cucina.

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