Ieri sono cominciati ufficialmente i lavori di restauro di Corteranzo. I buoni fratelli Calvo ci hanno autorizzato a procedere con una SCIA in attesa del rogito: possiamo cominciare a lavorare, sperando in una rapida risoluzione della situazione di stallo. Dopo aver discusso sui lavori immediati (tutti all'interno della casa), Rino è salito sulla scala, ha preso una mazzetta e ha picchiato con pochi e ben assestati colpi l'intonaco del tinello.
Dopo almeno 100 anni emerge qualcosa, sotto un pesante strato di cemento e di cannicciato!
Alessandra e Cecilia si avvicinano, emozionatissime, a guardare.
Sotto, sotto, ecco compaiono stupendi mattoni e antichi travi che Rino sentenzia essere in ottimo stato. Siamo felici.
Se ci siamo decisi per questa casa è sicuramente perchè questo tinello con travi incrociate, con i suoi sei voltini, mi ha colpito per la sua unicità e abbiamo creduto in un piccolo capolavoro architettonico nascosto, creato dai bisnonni Calvo.
Mariuccia, la moglie di Giuseppe, ieri ci ha mostrato delle foto in cui si vede la cascina - ancora nel dopoguerra - con piccole finestre al primo piano.
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