"Le Langhe tesoro Unesco? Il paesaggio non intatto..." - Torino - Repubblica.it

"Le Langhe tesoro Unesco? Il paesaggio non è intatto..." - Torino - Repubblica.it

E ti pareva che non sarebbe successo? Tutto questo circo mediatico per poi scontrarsi con un problema banale: nel mezzo delle colline, un orribile palazzetto, un capannone. Nessun ordine paesaggistico, come si usa fare in Italia. In compenso la classe politica ha avuto abbondanti vantaggi dal disordine e dalle stecche.

Il Vittone Misurato: io ce l'ho!

Title: S.Luigi Gonzaga di Corteranzo. (Bernardo ...

Publisher: Torino 1970.

Publication Date: 1970

Binding: Soft cover

Questo libro ha un suo valore e l'ho comprato su Internet da un libraio Modenese.

Finestre dipinte, quasi pronte per la posa; scala tutta da rivedere.

Massimo Monzeglio - falegname bravo ed affabile - mi ha portato a vedere le finestre dal verniciatore.
Che effetto, con il caratteristico listello alla piemontese! Se guardi nelle due foto in basso, Ale, Si vede la venatura e il finger joint ;-). il cardine sarà coperto da un cappucccio metallico brunito dello stesso colore delle maniglie. Clicca sulla foto che ti si ingrandiscono a tutto schermo. Forte eh?

 
Inoltre ho visto anche Fabrizio, il restauratore, che ha dato una occhiata all'avanzamento dei lavori ed ha colto l'occasione per dare il suo parere sulla malefica scala, dalla quale abbiamo dovuto levare levare il cotto perchè troppo fragile e si rompeva in punta (anche con un ridotto sbalzo).
Soluzioni per i gradini per i quali dovremo tirare fuori fino a 1K €:

• Larice austriaco, sbiancato - va incastrato comunque lateralmente altrimenti si imbarca.
• Travi di rovere vecchi e tagliati a misura, bellissimi, ma vale la raccomandazione sopra.
• Gradini di cemento dipinti in vernice epossidica - chiesto il preventivo a Euroedil.
• Gradini di serizzo con toro, come soglie - altro investimento.

Commento: che palle. Soldi sbattuti via con il cotto e con il lavoro di Dino il posatore.

Tornando a bomba al Fabrizio, la porta verde a doppia anta del locale hobby, raddrizzata e stuccata, si presenta bene. Anche il portoncino di larice meriterebbe di riprendere la sua tinta originale rossastra, colore naturale. La cornice di noce recuperata è ancora pregevole e ci penserò se riportarla all'antico fregio a scacchi.

Soglie di serizzo

Un altro dettaglio andato a posto sono le soglie delle finestre: un bella lastra di serizzo con toro, leggermente fiammata, fa la sua figura inserita nella cornice genovese, che sarà chiusa anche sotto, completando il rettangolo. Sempre Davide è l'artista. Il serizzo è una pietra povera, di colore grigio, non bluastra come la luserna dalle lunghe strie colorate. Luserna che per altro c'è sui gradini in entrata ... e ci starà ancora meglio una volta fiammata per fare scoppiare, sfogliare il minerale micaceo in superficie e dargli la caratteristica aria antica. Ma tutto ciò che è povero e umile, nella casa di Corteranzo si inserisce benissimo, come in un castone. Questa è la magia della casa, la sua poesia: un mistero che devo capire bene ancora. E' il nostro amore per la casa che fa apparire tutto bello, o è proprio questa vecchia cascina, con le fondamenta di 250 anni fa, ad avere questa straordinaria proprietà? Io voglio pensare così, anche se conosco benissimo i meriti di Rino e della sua squadra. Credo che il grado di finitura farà poi il resto: le stuccature, il flatting metteranno il tutto in una luce che ci auguriamo si mantenga per molte generazioni.  

Si vede il traguardo

Meraviglia di Internet: Ale a Manchester mi chiede notizie e le rispondo che sto caricando le foto e tra poco le potrà vedere. La globalizzazione ha fatto dei gran danni, ma questo aspetto non ti fa mai sentire solo e lontano da nessun luogo (ammesso che ci sia una connessione). 

... o forse è proprio per questa ragione che mi piace Corteranzo: il cellulare prende male, la televisione peggio e forse non c'è neanche l'ADSL. Un posto dove stare tranquilli, coltivare l'orto e non preoccuparsi se un deficiente di S&P si permette di trinciare giudizi sull'Italia per arricchire la solita cricca finanziaria. Voglio vederlo senza uova, cuori di bue e insalata. Che si mangi la carta.

Torniamo al punto: i pavimenti sono stuccati e Davide sta finendo di dipingere le pareti: un bel colore ambra, allegro e luminoso che ha dato grande allegria a tutti i locali del primo piano.

Ecco il risultato in cucina: questo delicato avorio (silossanico Sikkens) mi sembra proprio il colore giusto.
Ed ecco i pavimenti con fughe marroni tono su tono:

Stanza di Frà

Bagno piano terra

 Tinello 

 Cucina

Pavimenti: manca poco, solo da stuccare!

Peccato che di stucco ci vadano quasi 1800 euro! Ma Dario, il posatore di Rino, ha fatto veramente un lavoro certosino e il risultato - possiamo ancora una volta dirlo - è eccellente.

Basta guardare le fughe dal pianerottolo della scala e la scenografia del pavimento ad esagoni con il muro a vista, portando l'occhio dalla nicchia verso sinistra alla portafinestra e alla porta della sala.

Ecco il giro della stanza in senso orario:

Questo risultato vale anche per la scala:

Barchessa ovest ed equilibrio della facciata

Ora la facciata, anche con  il ricovero scale di destra completato, ha un equilibrio ed ha un aspetto pulito con due specie di "quinte" che chiudono l'aia.

Tutti e due hanno un tetto di coppi recuperati, sovrapposti ad una struttura di coppi nuovi che la irrobustiscono. La carpenteria, come già osservato in un altro post è bella robusta e piacevole da vedere.

 

Murioni o mensole

Un dettaglio di Corteranzo mai valorizzato. Negli anni '30 il balcone, che doveva essere di legno, fu sostituito con una struttura di cemento armato, sorretto da mensole di calcestruzzo stampate con un motivo floreale. Anche se non sono in armonia con lo spirito della casa, abbiamo deciso di tenercele e valorizzarle sabbiandole e riportando il pietrisco a vista. Mica male, eh? Sulla facciata a vista ora risaltano ancora di più!