Riprendo il blog, dopo un agosto di lavoro attorno alla casa; ci sono molte novità, ma desidero partire da due fatti personali.
Da lì ho piegato verso Rinco, che si è presentato con la sua bella torre quadrata.
La nonna ha gradito molto questa paese fuori dal mondo, ma curato e conservato come un gioiello. Il Castello di Rinco è stupendo: vedi foto del castello di Rinco, purtroppo non ci sono siti che non siano commerciali.
La nonna ha apprezzato i giardini e - soprattutto i nani da giardino. Vedi sotto.
Questa è la bellissima chiesetta di San Bartolomeo, su cui si affaccia una terrazza con glicine che è la nostra invidia.
La nonna di fronte al portone del gran palazzo.
La nonna davanti all'entrata della vecchia scuola, con la sua bella scritta da libro Cuore.
Questa è l'entrata di una delle tante case di Rinco, nobilissime nella loro sobrietà ed eleganza.
Questo è l'accesso al giardino in cui la nonna avrebbe voluto dedicarsi ad uno dei suoi sport preferiti: asportare con lestezza i fiori.
Che torre!
E che carretto ben conservato!
Portone antico.
Cucciolo amatissimo dalla vecchia nonna.
E qui siamo invece a E Piancerreto. Un altro posto remoto sulla costa della collina che da verso Alfiano.
La nonna è riuscita ad ottenere una messa per il nonno (8 mesi).
E qui due bei autoscatti che ci siamo fatti per ricordare l'evento.
- Il mio paese preferito del Monferrato - oltre a Corteranzo, ovviamente - è Rinco. Non solo per il nome evocativo della mia condizione.
- Ho voluto fare una piccola gita con la mia mamma sfortunata, che è venuta ad affaticarsi giù e su per la scala a Corteranzo nella settimana più calda del decennio, quando persino la cascina si era scaldata all'inverosimile.
Questo è il resoconto. Partiamo alle 8:15 con la vecchia portata via con la scusa di una gita di mezz'oretta ... da A Corteranzo verso D Murisengo.
La strada in costa del Montelungo ci permette di sfiorare Villa Deati e tutti i bellissimi paesini in costa agli spalti che danno verso il cuore del Monferrato.
Tra Zanco e Trittango c'è questa bellissima valletta, che alle 8:30 si presentava così. Che cosa ha di più il paesaggio toscano? Tanta arte, un paesaggio curatissimo e in compenso non ha zanzare e pappataci. Ma ci voglio 4 ore per arrivarci. E il Monferrato ha un potenziale turistico praticamente intonso rispetto alla terra di Dante. Da lì ho piegato verso Rinco, che si è presentato con la sua bella torre quadrata.
La nonna ha gradito molto questa paese fuori dal mondo, ma curato e conservato come un gioiello. Il Castello di Rinco è stupendo: vedi foto del castello di Rinco, purtroppo non ci sono siti che non siano commerciali.
La nonna ha apprezzato i giardini e - soprattutto i nani da giardino. Vedi sotto.
Questa è la bellissima chiesetta di San Bartolomeo, su cui si affaccia una terrazza con glicine che è la nostra invidia.
La nonna di fronte al portone del gran palazzo.
La nonna davanti all'entrata della vecchia scuola, con la sua bella scritta da libro Cuore.
Questa è l'entrata di una delle tante case di Rinco, nobilissime nella loro sobrietà ed eleganza.
Questo è l'accesso al giardino in cui la nonna avrebbe voluto dedicarsi ad uno dei suoi sport preferiti: asportare con lestezza i fiori.
Che torre!
E che carretto ben conservato!
Portone antico.
Cucciolo amatissimo dalla vecchia nonna.
E qui siamo invece a E Piancerreto. Un altro posto remoto sulla costa della collina che da verso Alfiano.
La nonna è riuscita ad ottenere una messa per il nonno (8 mesi).
E qui due bei autoscatti che ci siamo fatti per ricordare l'evento.
Adesso tornerai, mamma, per fare i tortellini con il brodo ottenuto da lenta bollitura sul putagé? Bene!i
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare, se vuoi