La sala è giunta a compimento: montati i battiscopa a suon di moccoli per la quasi totale randomizzazione degli angoli e per la sostanziale vacuità del concetto di linea retta abbiamo posto il salottino ereditato da Marina (e soprattutto dai suoi adorabili genitori che se ne sono separati con malinconia) nella sua posizione destinata dal post più famoso Corteranzo: Ulteriore sviluppo degli interni del 4 giugno 2011.
Il contrasto tra struttura classica e tela moderna si integra bene con i colori della sala. Anche questa è fortuna.
Sono mobili minuti che nella grande sala si mettono ben in mostra, attorno alla Jotul F3, pronta a riscaldare l'ambiente.Un po' disarmonico l'accostamento con l'enorme divano letto Ikea , che ha una seduta di almeno 10 cm più alta. Però il divano Ektorp è una soluzione comoda per avere due letti di riserva anche qui.
Il colore è azzeccato e la lampada color ruggine presa da "Di mano in mano" sembra fatta apposta..
Le poltrone sono state restaurate molto molto bene dal tappezziere Beppe Castellaro di Casale Monferrato.
E' curioso il divanetto con tre gambe da vanti e due di dietro. Ma soprattutto mi preme rimarcare la presenza incoerente del mio telescopio... piscinin ma cativ, piccolo ma cattivo, con cui abbiamo visto gli anelli di Saturno e i satelliti di Giove e sabato notte le bellissime Pleiadi, mica balle spaziali!
Anche in questa foto la poltroncina si conferma al posto giusto e mi chiedo come mai, alla fine il puzzle si compone così. A furia di pensare le cose è finita che si sono quasi materializzate.
Il disegno di due anni fa era quasi così.
Magari non ci aspettavamo il divano enorme e le poltroncine... mmmmmmh va be', piccole dice? Bertelli!?
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