Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

domenica 27 marzo 2011

Toponomastica fantasiosa di Corteranzo

Corteranzo era un castello della famiglia Ranzi di Vercelli, da qui verrebbe il nome "Curtis Rantium", corte dei Ranzi.Questo lo si apprende dai cenni storici sul comune forniti dall'Angius nel 1839.
Ma i Ranzi chi erano? Sembra che la famiglia avesse come blasone uno stemma con delle mele arance, rappresentate nella sala dei blasoni del Castello di Lagnasco di cui ecco una foto (terzo da sinistra):



La descrizione dell'orifiamma spiega che i Ranzi avrebbero avuto il "privilegio dei pomi ranzi": come a dire che avevano l'esclusiva di vendere le arance a Vercelli! "Fruttivendoli della nobiltà", insomma.
Ma si chiamavano Ranzi già prima o si sono chiamati Ranzi perchè commerciavano in agrumi?
Se fosse valida la seconda ipotesi, sarebbe più corretto chiamare Corteranzo "Curtis Aurantium", la corte delle arance: che bello!
Per questo, se daremo mai un nome alla casa (come una volta era il "Sito del noce" la casa di Corrido), potremmo chiamarla Cascina Arancia, che fa allegria. L'arancio è anche il colore aziendale di Choralia, quindi ne sarei doppiamente soddisfatto.
L'arancione infine combina l'energia del rosso con la felicità del giallo. É associato con la gioia, la luce del sole e rappresenta entusiasmo, fascino, felicità, creatività, determinazione, attrazione, successo, incoraggiamento e stimolo. In araldica l'arancio è simbolo di forza e resistenza.
Come il motto sul ponte della Vespucci: "non chi comincia, ma chi persevera".
Sissì, l'è propri 'l mé.

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi commentare, se vuoi

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...