Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

lunedì 28 maggio 2012

Compleanno di nonna Elena

Sabato nonna Elena, male in arnese ma sempre vivace, ha compiuto 73 anni.
Un po' triste e un po' felice, l'abbiamo festeggiata in un agriturismo di Montiglio (ottima cucina), dove abbiamo avuto la fortuna di essere rallegrati da nostri piccini, Daniele e Arianna. Troppo belli e simpatici.


sabato 19 maggio 2012

Terrazza e pilastri

La terrazza è stata migliorata con pilastri di elementi prefiniti e un'anima con sbarre di acciaio e cemento.
La ringhiera da cantiere è rassicurante, considerato che siamo a circa sei metri dal livello della strada. Al termine dei lavori, il piano sarà alzato di almeno 10 cm con un getto di cemento, un foglio di impermealizzante e una superficie di cemento finito con resina, come in lavanderia. La ringhiera sarà alta 1,1 m, in modo da garantire una buona sicurezza e finalmente ci potremo godere la terrazza per la colazione, il pranzo e la cena, con al vista del Monviso. Solo per questo abbiamo rovesciato la casa mettendo i locali living al primo piano!

Ciliegie! Scatta l'operazione marmellata?

Oggi grande sorpresa! Un ciliegio che l'anno scorso non aveva un frutto, quest'anno è carico da piegare i rami. Siamo entusiasti e dobbiamo trovare in modo di raccoglierle.
Purtroppo il ciliegio è su una ripa e i grappoli più ricchi sono a 3 metri di altezza almeno. Compreremo delle reti e useremo le pertiche. Con la scala è troppo pericoloso, anche se dicono che ve ne siano fino a 6 metri di altezza, usate anche a scopi industriali ...
 
Non ho potuto fare a meno di pensare che papà ne sarebbe stato entusiasta, considerato che ha passato l'infanzia a rubarle a tutto il contado, rischiando di rompersi l'osso del collo.

Avanti sala

Pian pianino, senza esagerare, i lavori vanno avanti. Il tempo atmosferico non ha aiutato, con il freddo e il vento di questa settimana. La sala prende corpo e la coibentazione di fogli di polistirene e di gasbeton è fatta.

Tre volte Rino nella foto a 270°, ma bella la vista!
Le finestre sono grandi e danno respiro alla stanza che sarà di quasi 35 mq.

Rino ha provato anche a scrostare la parete condivisa con la cucina, ma il risultato è modesto: è molto rovinata e piena di crepe, che dimostrano come l'incendio del '44 ha lasciato il segno. Ma la struttura è solida.
Questa è la vista dalla finestra nord ovest che da verso San Luigi. Purtroppo un vecchio ciliegio che non fa più frutti impedisce la vista e purtroppo sarà necessario tagliarlo, anche perchè è troppo vicino alla casa.

Queste due foto danno invece una chiara idea dello spessore della coibentazione, che ci fa sperare in un buon comfort della stanza, nonostante l'esposizione letterale ai 4 venti.
In questa foto  si apprezza come i lavori si svolgono ad una altezza di circa 8 metri dal piano della strada. Ma il consolidamento della struttura, alta più di 12 metri e fatta negli anni '30, messo a punto   dall'Ing. Camussi ci mette in sicurezza!

domenica 6 maggio 2012

Piano di lavoro - Cucina arrosto pollo alle mandorle e timbuctù

Grazie Frà per l'originale e simpatico titolo del post, che mi è servito per mandare il materiale ai fratelli Rollone, Ij Rolon, per richiedere loro il preventivo del tavolo di lavoro della cucina. Ho parlato stasera, 8 maggio, con Giampiero Rollone, efficiente e alla mano che pare mi farà avere domani un preventivo. Speruma ben di non morire sotto il peso e il prezzo del piano di lavoro (4 cm di spessore minimo!).

Fiori d'arancio e cieli di autunno

Ah, il filadelfo, Philaldelphus Coronarius! Lo chiamano Fiori di arancio in Piemonte o Fiori d'angelo, per la sua fragranza che a partire dalla tarda primavera richiama il Citrus Aurantium Dulcis che da il nome al paese, corte basso medievale dei fruttivendoli di arance. Ora è nel pieno della fioritura e lo teniamo un po' con noi a deliziarci in cucina, ricordandomi l'adolescenza in via Breda, dove tutto era brutto, ma non la sua siepe, che ti faceva venire voglia di cercare quello stesso profumo tra i capelli delle ragazze. E tante volte lo trovavi.
Peccato che il tempo invece faccia prospettare altri climi: 10 cm di ghiaccio a Milano e in Val Cerrina la grandine era così tanta che i campi fumavano di condensa. Ma a me ... poi non dispiace per nulla     godere dello spettacolo della tempesta dalla altitudine di Corteranzo.


The Zama family: mama, papa, sister and me

La famiglia Zamagni è un campionario ben assortito di personalità curiose. Siccome dal titolo si intende che è Francesco a parlare, intepretiamo il suo pensiero. Io sono un vecchio babbo tonitruante e precisetto e quindi Francesco direbbe che non c'è niente da fare. La mamma Ale, contralto e - nel contempo - esperta di impianti dentali, strana mistura di competenze, è l'anima perenne della festa ed è lei che ci rallegra e ci unisce con il suo spirito positivo e il suo naso (direbbe sempre Francesco). Cecilia saltapicchio energia più, allegria più, sciatalgia più più più.

E Frà? Be'? Cioè? Boh? Pace, fratello. Tuttocchei!

Cucina: il locale più "indietro" ...


Vista panoramica della cucina ottenuta con photostitch, in assenza di grandangolo. Dalla finestra, vista di San Luigi.

Bagno del primo piano con vista rilassante

Ho sempre detto: odio le docce delle tende. Mai in casa mia. Infatti, ecco il risultato.
Ha vinto l'Ale. Anche se ammetto che il risultato estetico è molto bello.
Dopo l'interruzione tutte le altre foto, con lo specchio azzurro di maiolica di Cecilia finalmente in bella mostra (l'ho montato con una doppia sicurezza, tassello sopra e sotto!). E poi ... che vista!!!

Azzurra, serena. Stanza di Cecilia

Si entra nella stanza di Cecilia e si ha subito una sensazione di spazio, calore, luce e comodità. Giusto. E' la sua camera!

Ufficio di Frà

Il bagno al piano terra è veramente comodo e con la vista sul giardino è molto piacevole. Le grate del Mauro Moggiorotti sono fatte bene e hanno uno stile perfettamente coerente con la storia della casa.

Corridoio del piano terra ... buio e pauroso (mica vero)

Questo corridoio rappresenta l'intervento strutturale più importante della parte più antica della casa, risalente probabilmente a metà del 700, epoca di costruzione della Chiesa di San Luigi (1740). Le modalità costruttive del tinello sono infatti identiche e con gli stessi materiali dei voltini della casa di Enzo Calvo dall'altra parte della strada, datata con certezza in quell'epoca, grazie ad una formella inequivocabilmente incisa. Purtroppo noi non abbiamo trovato nulla del genere: la casa era forse troppo povera perchè ci fosse qualcuno che sapesse leggere e scrivere. In ogni caso l'arco rampante che regge le scale è una delle bellezze che abbiamo voluto mettere a vista. Sotto l'arco si intravede la botola dell'infernot, un misterioso vano della profondità di 1,8 m, della superficie di 1,5 x 2 m, scavato a picconate nell'arenaria sottostante alla casa. Ma chi glielo ha fatto fare? E perchè una parete è stata murata nel dopoguerra?
Il sottoscala, una tempo locale caldaia, adesso è un ampio vano di cui faremo uno sgombero, anche se ora ci alloggia con eleganza il bellissimo divano che abbiampo preso da Marina.

Il salotto delle penniche














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