Raccolta dei documenti della ristrutturazione

Il blog per raccogliere la storia della ristrutturazione della "Cà d'la Lunga" a Corteranzo, con foto, idee e documenti utili per chiarire cosa vogliamo realizzare.

venerdì 1 giugno 2012

Terremoto

In questi giorni sono a Bologna, relativamente vicino alle zone del terremoto. Una amica di Carpi, dopo un giorno che provavo a cercarla, mi risponde con un concitato sms "qui viene giù tutto: sembra l'apocalisse". Gli emiliani sono persone solide, ottimiste, sanno lavorare e sanno anche godersi la vita... Ma ora ... Che senso di precarietà, che dolore profondo perdere tutto in pochi istanti. Io parlo sempre di questa casa tanto amata, ma cosa succederebbe se lo stesso destino lo subissimo noi, dopo anni di sacrifici? E che dire di uno stato che ha in 50 anni sprecato denari, fino a garantire il 100% della ricostruzione, ma lasciando che i soldi finissero nelle mani della mafia o della camorra? Oppure che dire di quei bastardi amicuzzi di chi so io, che si rallegravano del terremoto dell'Aquila, formidabile palcoscenico di barzellette blasfeme e di operazioni populiste di squallido effetto elettorale?

In queste zone è crollato un distretto produttivo, una terra che è culla di civiltà e di lavoro: rischia di essere abbandonata da uno Stato prigioniero dei politici che capiscono solo il loro interesse. 15000 persone nelle baracche, 20000 senza lavoro, 3500 aziende chiuse: noi persone normali dobbiamo fare qualcosa. E il minimo è un aiuto subito.

Una cosa è certa, l'unico segnale di vita di una parte della politica italiana è stato: "facciamo l'elezione diretta del presidente con il doppio turno alla francese". Ma andate a ... lavorare ... Com'è? Con questo terremoto non ci sono voti da prendere?

Io sto con gli Emiliani.

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