Sembra incredibile, ma questa testata ci segue da quasi vent'anni, nonostante la sua aria delicata. L'aveva trovata Liliana in un cassonetto a Venezia: poichè la signora ha sempre avuto un occhio incredibile per i mobili l'aveva subito presa ed era saluto sul vaporino. Ma sul "barchìn" non si possono portare oggetti voluminosi e il controllore la faceva scendere alla fermata successiva. Così ha fatto tutte le fermate, fino al Lido, Cartavenezia permettendo: che occhio, che donna e che temperamento! E dal 1995 è a casa nostra, decorata con gli angioletti dipinti dalla nonna Antonietta. Purtroppo dopo tanti anni il tessuto su cui aveva acquarellato 70-80 anni fa ha ceduto e siamo stati costretti a rifoderarla.
In questa ambientazione la testiera sembra un po' solitaria e in imbarazzo, in un ambiente così rustico e arcigno, pure nella sua eleganza.Ceci non è entusiasta, ma chissà quando la vedrà dietro al letto finito. Speriamo bene, anche perchè è in combinazione con la poltrona restaurata e rifoderata che mi ha regalato la mia generosa collega Monica Zanacani che ha lasciato il su segno indelebile anche in questa casa.
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