Le roselline del Luigi Francia, fanno ormai bella vista sulla facciata della casa che si asciuga da un lungo inverno e un lunghissima primavera piovosa. Il caldo della parete ne favorisce lo sviluppo e le vasche, anche se non sono molto ben drenate, fanno il loro dovere.
In realtà sono una convivenza tra una rosa canina rossa e crema e una clematide dai grandi fiori viola.
Non si sa perchè, ma la pianta di sinistra svetta di più, Mentre quella di destra si è allargata fin dalla base: penso che ci sia una differenza di micro-micro clima-
In effetti quella di destra è piena di boccioli ...
E la Clematide sta già fiorendo a pieno ritmo, con inquietanti, enormi, bellissimi fiori viola.
La Clematis Vitalba è persino buona da mangiare, ma questa è uno spasso, con fiori larghi 10 cm, resistentissimi (il primo fiore in basso è fiorito da tre settimane e non è ancora appassito).
Charles R. Darwin, nel suo libro "On the Movements and Habits of Climbing Plants" (1875) era rimasto affascinato di come la Clematide si arrampica e la ragione è semplice: esiste una evoluzione intraspecifica del "modo" di arrampicarsi. Ogni clematide ha trovato il suo. La mia usa proprio le foglie più piccole che - come piccole manine - si arrotolano attorno al supporto del fusto e dei rametti della rosa per conquistarsi un vero e proprio posto al sole. E' troppo simpatica, anche se assomiglia alla pianta carnivora della "piccola bottega degli orrori".
Ne sarebbe stata però felice la vecchia Maria Sybilla Merian, grandissima pittrice di natura, prima reporter della moderna botanica.
Ne sarebbe stata però felice la vecchia Maria Sybilla Merian, grandissima pittrice di natura, prima reporter della moderna botanica.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare, se vuoi